Ancora una volta il Pollino al centro di problemi ambientali.

“I cattivi odori emanati dal depuratore per lo stoccaggio dei fanghi questa estate hanno nauseato l’intera comunità. Ancora oggi si sentono i fetori di questi prodotti che evidentemente vengono trattati senza le dovute attenzioni e le complete procedure previste da protocollo. Non è possibile che GAIA  continui a trattare i fanghi con tale superficialità e che il Comune non faccia alcun controlli. Viene da chiedersi: se l’impianto fosse in un’altra zona, la situazione sarebbe questa o invece ci sarebbe molta più cura?”

Lo scrivono in una nota Ettore Neri, Nicola Conti e Rossano Forassiepi:

“Prima i fumi dell’incendio della ditta Cerù che, aldilà delle rassicurazioni di facciata, non hanno certo migliorato la salute degli abitanti del Pollino, influenzando anche negativamente l’attività agricola professionale e amatoriale di molte famiglie della zona. Poi gli odori incessanti di tutta l’estate derivanti dal depuratore, che ancora a settembre persistono, oltre a una quasi inesistente  manutenzione dei cigli stradali, assente a tal punto che in alcune zone le strade sono a rischio sicurezza in quanto l’erba invade quasi mezza carreggiata.

Quando cesseranno questi cattivi odori? Quando GAIA e il Comune saranno in grado di garantire la sicurezza ambientale? I cittadini del Pollino pagano le tasse come gli altri e per questo attendono risposte e fatti concreti. Fino ad oggi per loro non sono mancate prese in giro e una grave sottovalutazione dei problemi.

Insomma: a rallegrare la rurale estate del Pollino solo odori insopportabili, fumo e erba alta ai lati delle strade”.

(Visitato 313 volte, 1 visite oggi)
TAG:
pietrasanta pollino

ultimo aggiornamento: 15-09-2018


Versilia Half Marathon, Cosci: “Fatto tutto il possibile per evitare l’annullamento della maratona”

Autovelox sull’Aurelia, il parere di Ettore Neri e Nicola Conti